sabato 14 maggio 2011

Città dell'Olio ha creato la rete mediterranea.


Siglato ad Imperia il Protocollo d'intesa tra i rappresentanti dei 15 Paesi invitati al Forum per la creazione di una Rete mediterranea delle Città dell'Olio. Italia, Albania, Algeria, Croazia, Francia, Grecia, Israele, Libano, Marocco, Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia, sono i paesi che hanno firmato l'accordo durante la sessione conclusiva dei lavori del Forum Dieta Mediterranea.
Il progetto s'ispira alla cultura, alla tradizione, alle origini della Dieta e all’olio d’oliva, ma guarda al futuro e scommette sullo sviluppo, sulla crescita e sul benessere di chi vive sulle sponde del Mediterraneo.
E' necessario fare sistema per raggiungere obiettivi ambiziosi applicando strategie che porteranno il Mediterraneo a essere al centro del mondo. Il primo passo in questa direzione è già stato compiuto con il progetto Ospitalità Italia, una certificazione per le strutture che utilizzano e valorizzano i prodotti italiani nel mondo.
La firma del Protocollo giunge al termine dei lavori della prima fase del Forum Dieta Mediterranea, a cui ha partecipato attivamente il Consiglio Oleicolo Internazionale che ha proposto di creare un network di città dell'olio. Questa struttura più decentrata e più locale rappresenterebbe un complemento ideale al lavoro del COI e aiuterebbe ad acquisire una cooperazione più stretta tra queste città. Sono stati organizzati gruppi di lavoro che rifletteranno a fondo sugli argomenti che sono stati loro assegnati ed a novembre proporranno non solo raccomandazioni e conclusioni, ma anche progetti per ampliare il ruolo chiave della dieta mediterranea e della crescita olivicola nei propri paesi di origine nel Mediterraneo. Ogni membro dei vari working group, tornando nel proprio paese di origine, avrà tempo e modo di coinvolgere altri soggetti che oggi non sono presenti, sviluppare una propria idea e lanciare il proprio piano d'azione.

domenica 1 maggio 2011

In Sicilia nasce la Fondazione dieta mediterranea.


L'obiettivo è valorizzare e rilanciare il patrimonio alimentare siciliano. La Fondazione nasce per diffondere la dieta mediterranea, da poco dichiarata dall'Unesco patrimonio mondiale immateriale dell'umanità, per valorizzare i benefici di questo tipo di alimentazione oltre che l'ambiente ed il territorio, investendo le regioni del sud come Calabria, Basilicata, Puglia e Campania, e proiettandosi nel contesto internazionale.
"Più aumenta la ricerca - ha detto l'assessore Elio D'Antrassi - e più aumentano le conoscenze scientifiche e alimentari, e di conseguenza, più si definiscono i contorni della dieta mediterranea. Ciò è esaltante e traccia l'incidenza che la Dieta Mediterranea, frutto delle nostre buone abitudini alimentari, assume a livello internazionale, incontrando il consenso di milioni di consumatori". Verranno anche promossi master e altri corsi per la preparazione di tecnici, imprenditori e manager agro-alimentari, oltre ad una Fiera internazionale che verrà allestita ogni due anni in Sicilia con i prodotti della dieta mediterranea.