domenica 15 gennaio 2012

Mangiare fast-food.

Tratto dal sito Leziosa.com
Morgan Spurlock è un giovane filmaker indipendente, vegetariano newyorkese che, quando aveva 33 anni, ha condotto un interessante esperimento auto-lesionista su una nota catena mondiale di fast food, documentando il tutto in un film-documentario intitolato Super Size Me.
Si é innanzitutto fatto le analisi: una volta constatato di avere una salute di ferro, ha deciso di cibarsi solo ed esclusivamente da McDonald’s per 30 giorni: colazione, pranzo o merenda e cena.Le abitudini alimentari di Spurlock durante l'esperimento sono state scandite da regole ben precise:
1. mangiare 3 pasti McDonald's al giorno;
2. assaggiare almeno una volta ogni opzione dei menu McDonald's;
3. non mangiare nulla che non si trovi sul menu;
4. acquistare il menu Super Size (ovvero il menù più grande) solo se invitato a farlo.
Regola aggiuntiva, dal momento che i 30 giorni sono coincisi con un viaggio coast to coast da Los Angeles a New York, provare le specialità “locali”, ossia i piatti regionali con i quali McDonald’s varia la propria offerta, il tutto davanti ad una telecamera 24 ore al giorno.
Il risultato è stato impressionante: dopo soli cinque giorni Spurlock aveva già guadagnato 5kg. In un solo mese, tra hamburger, patatine fritte e frappè al cioccolato, é ingrassato di 11 chili (che hanno richiesto 5 mesi per smaltirli) ed ha visto il proprio colesterolo salire alle stelle. Dopo pochi giorni dall’inizio della dieta fast food, Spurlock ha cominciato ad avvertire un malessere generale, tanto che una mattina ha vomitato dal finestrino della sua auto. Dopo due settimane la sua fidanzata, vegetariana, sostiene che a letto non è più lo stesso.
Non passa molto dall'inizio del suo esperimento che Spurlock si trova in un inspiegabile stato di depressione. Ancora più inspiegabilmente la sua depressione, la letargia ed i mal di testa vengono attenuati solo da un altro pasto McDonald's. Secondo uno dei tre dottori che lo seguono, Spurlock è diventato «dipendente».
Attorno al 20° giorno Spurlock avverte dei casi di tachicardia. Uno dei tre medici lo esorta ad interrompere il suo esperimento perché il suo fegato stava andato allo sfacelo.
L’attendibilità scientifica di un simile esperimento è probabilmente minima perché Morgan potrebbe avere ad esempio una particolare intolleranza alle patatine o alla maionese... ma la risposta di McDonald’s è stata quella di ritirare dal mercato le razioni Super Size nei suoi menu.
Super Size Me é stato vincitore del Sundace Festival ed ha ricevuto la nomination come "miglior documentario" per gli Oscar 2005. E' nato da un episodio di cronaca del 2002 quando due ragazze statunitensi citarono in giudizio la catena di fast-food McDonald's ritenendolo responsabile della loro obesità. La difesa della multinazionale puntò sul fatto che non vi era alcuna prova che un'alimentazione basata esclusivamente o principalmente sui fast-food avesse effetti simili.
Nel DVD del film sono presenti diversi extra, tra cui un esperimento nel quale sono coinvolti prodotti alimentari di McDonald's, e altri acquistati presso un chiosco sulla strada. I cibi sono stati tenuti sotto vetro per undici settimane, in modo da osservarne la decomposizione nel tempo. Dopo pochi giorni le patatine del chiosco cominciano ad annerirsi e i panini a mostrare segni di decomponimento. Non però le patatine di McDonald's che dopo undici settimane non hanno un filo di muffa e sembrano appena preparate. I cibi in esame vengono però gettati dall'addetto alle pulizie spinto dall'odore nauseante. Il videoclip si conclude con la frase: «Quanto sarebbero durate? Fate voi l'esperimento».

martedì 3 gennaio 2012

Le cartellate

Tra i dolci dauni il posto centrale è occupato dalle cartellate. Sono dei nastri di una sottile sfoglia di pasta, ottenuta con farina, olio e vino bianco, unita e avvolta su se stessa sino a formare una sorta di "rosa" coreografica con cavità e aperture, che poi verrà fritta nell'olio. La ricetta tipica e con il vincotto tiepido o miele, e poi spolverate con cannella, zucchero a velo o confettini colorati.