lunedì 22 giugno 2009

Cambiare è possibile, basta volerlo.

La candidatura della Dieta Mediterranea a patrimonio dell'Unesco, ci deve far riflettere, per non sprecare un' importante occasione.
Credo che, se tutti noi condividiamo la convinzione che la società di oggi è basata su criteri e valori esclusivamente economici, non si può prescindere dal rivalutare le nostre tradizioni contadine e popolari che, partendo da ingredienti poveri, utilizzando erbe selvatiche, prodotti genuini della terra, olio d’oliva ed altri alimenti tipici delle nostre zone, ha permesso di creare quella dieta mediterranea legata ad una terra che ha alla base della sua gastronomia il gusto e il piacere per la buona tavola, nel ricordo delle tradizioni.
Un percorso che, partendo da ciò, arrivi al nostro modo di intendere la filiera della distribuzione, senza sprechi, riducendo gli imballaggi, il trasporto, salvaguardando la freschezza e la qualità dei prodotti, privilegiando il rapporto diretto con i produttori locali, lo sfruttamento della terra non intensivo ma equilibrato e, per ultimo, ma non meno importante, perseguendo un giusto prezzo, che garantisca il risparmio di chi compra ma anche permetta a chi produce di non dover sfruttare la manodopera o volere aumentare la produzione con prodotti chimici …Credo che ciò ha un senso se queste motivazioni vengono condivise da un numero sempre maggiore di persone.

venerdì 12 giugno 2009

Frutta e verdura al supermercato: entro dieci anni si coglieranno direttamente dalla pianta!

Nel giro di dieci anni frutta e verdura si coglieranno direttamente dallo scaffale del supermercato, a tutto vantaggio del gusto e dell´ambiente. La novità arriva dall´Inghilterra: entro il 2019 frutta e verdura potranno essere colte direttamente dalla pianta, con tutta la comodità garantita dalla moderna grande distribuzione. Futurlab, società di consulenza britannica, ha infatti previsto l´arrivo nei supermercati dello scaffale idroponico: una specie di serra che troverà posto nelle corsie dei centri commerciali e che ospiterà funghi, patate, fragole, frutti di bosco, pomodori, insalata, peperoni e verdure varie. Il cliente si limiterà a cogliere dalla pianta ciò che gli serve, pesarlo e pagarlo alla cassa. Nello scaffale idroponico, riporta www.focus.it , non ci sarà terra ma una speciale soluzione ricca di nutrienti nella quale sono affondate le radici delle piante. Secondo Lucy MacLennan, responsabile tecnico di Sainsbury, una delle più grandi catene commerciali britanniche, questo tipo di distribuzione avrà effetti positivi non solo sulla qualità di ciò che mangiamo, ma anche sull´ambiente: frutta e verdura che troviamo al supermarket costano infatti moltissimo sia in termini di trasporto sia in termini di imballaggio. Far nascere e crescere i vegetali direttamente sullo scaffale taglierà le emissioni inquinanti legate a queste due attività. E ne trarrà vantaggio anche il gusto, visto che ci permetterà di mangiare prodotti maturati direttamente sulla pianta.


Fonte: Agi

La dieta mediterranea patrimonio dell'Unesco

Se la dieta mediterranea diventerà patrimonio dell’Unesco, grazie a una alleanza fra Italia, Spagna, Grecia e Marocco ed a una proposta parlamentare “bipartisan” che ebbe come primo firmatario l’ex ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro, attuale vicepresidente della commissione agricoltura in Senato, la Puglia potrebbe puntare a rivendicare un ruolo da protagonista.
La Puglia potrebbe ambire ad ottenere il titolo di capitale della dieta mediterranea, un modello ideale di alimentazione. Un titolo ambizioso, ma assolutamente vero, perché la nostra regione grazie all’olio extravergine di oliva, al pesce, ed ai tanti e buoni prodotti tipici agroalimentari di qualità si pone come uno dei principali capisaldi della dieta mediterranea per vivere meglio. La notizia che il governo punta ad ottenere il riconoscimento Unesco alla dieta mediterranea, come accade con la tutela di monumenti, opere d’arte, bellezze naturalistiche, dovrebbe far attivare la regione Puglia ad organizzare convegni specialistici di alto livello per prepararne il terreno. L'esito del riconoscimento da parte dell'Unesco arriverà entro settembre 2009. Agguerriti, come sempre accade in questi casi, i concorrenti, a cominciare dai francesi.