Se la dieta mediterranea diventerà patrimonio dell’Unesco, grazie a una alleanza fra Italia, Spagna, Grecia e Marocco ed a una proposta parlamentare “bipartisan” che ebbe come primo firmatario l’ex ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro, attuale vicepresidente della commissione agricoltura in Senato, la Puglia potrebbe puntare a rivendicare un ruolo da protagonista.
La Puglia potrebbe ambire ad ottenere il titolo di capitale della dieta mediterranea, un modello ideale di alimentazione. Un titolo ambizioso, ma assolutamente vero, perché la nostra regione grazie all’olio extravergine di oliva, al pesce, ed ai tanti e buoni prodotti tipici agroalimentari di qualità si pone come uno dei principali capisaldi della dieta mediterranea per vivere meglio. La notizia che il governo punta ad ottenere il riconoscimento Unesco alla dieta mediterranea, come accade con la tutela di monumenti, opere d’arte, bellezze naturalistiche, dovrebbe far attivare la regione Puglia ad organizzare convegni specialistici di alto livello per prepararne il terreno. L'esito del riconoscimento da parte dell'Unesco arriverà entro settembre 2009. Agguerriti, come sempre accade in questi casi, i concorrenti, a cominciare dai francesi.
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