domenica 26 luglio 2009

Giornate Studio Mediterranee su "Qualità e Sicurezza Alimentare"

Le conclusioni della Conferenza internazionale al Cairo promossa dal Consorzio RIFOSAL dell'Università della Tuscia di Viterbo, dall'Università di Siena e dall'Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC). Oltre duecento partecipanti provenienti da diversi Paesi mediterranei (Egitto, Italia, Francia, Marocco, Tunisia, Libano e Turchia), una platea composita di esperti, istituzioni, università, imprese e stampa specializzata del settore agro-alimentare oltre che del settore turistico hanno animato il dibattito della terza conferenza della edizione 2008-2010 delle "Giornate Studio Mediterranee su Qualità e Sicurezza alimentare".
La Giornata Studio del Cairo, dopo quelle di Roma e Tirana, si è concentrata sul tema della valorizzazione della qualità e dell'identità delle produzioni dei Paesi mediterranei, a partire dalle peculiarità del modello agricolo e delle tradizioni alimentari, arrivando al ruolo che l' agricoltura di qualità e la dieta mediterranea possono giocare nello sviluppo e nella promozione di un modello mediterraneo.Nel protocollo finale è stato sottolineato come "Agricoltura biologica, Indicazioni Geografiche Protette e Denominazioni di Origine Protetta siano da considerarsi modelli produttivi strategici con particolare riferimento al ruolo che i prodotti di queste eccellenze possono svolgere sui mercati locali, aumentando la consapevolezza dei consumatori e favorendo l'accesso al mercato delle agricolture locali anche attraverso i canali della ristorazione e del turismo. Con un valore aggiunto: il rafforzamento dell'immagine del modello mediterraneo nel mondo".
I lavori della Conferenza al Cairo sono stati anche una occasione importante per avviare concrete azioni di collaborazioni tra Italia ed Egitto su questi temi. Il Consorzio italiano RIFOSAL e il Centro di Ricerche del Ministero dell'agricoltura Egiziano, organizzatori della Conferenza e firmatari di un accordo di collaborazione quinquennale nel campo della qualità e della sicurezza alimentare, hanno annunciato l'avvio di due progetti di partenariato. Il progetto PRIM-E (Euro-Mediterranean Information and Research Points) che prevede la realizzazione di una rete di punti informativi Euro-Mediterranei al servizio delle imprese che operano nel settore agricolo, alimentare e del turismo, con l'inaugurazione del primo centro PRIM-E operativo al Cairo già a partire dal 2010; il progetto ENJOY MED, evento fieristico e televisivo gastronomico- culturale itinerante che partirà da Barcellona nella primavera del 2010, con una carovana di tir che sostando nelle principali capitali del nord Europa, farà conoscere i prodotti, le cucine, e le regioni del Mediterraneo.
La Giornata Studio si è conclusa con una serata di gala introdotta dalla presentazione di un buffet a base di prodotti biologici certificati curato dagli chefs del Cairo Marriott Hotel secondo le preparazioni originali della millenaria tradizione egiziana, che saranno prossimamente pubblicate in un libro di ricette.
Il prossimo appuntamento delle GSM è previsto per Novembre 2009 a Istanbul, Turchia.
Le "Giornate Studio Mediterranee su Qualità e Sicurezza Alimentare" (GSM) sono una iniziativa del Consorzio RIFOSAL, ente italiano senza scopo di lucro promosso dall'Università della Tuscia di Viterbo, dall'Università di Siena e dall'Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC) di Senigallia (AN). Le GSM sono organizzate in cooperazione con il Centre International des Hautes Etudes Agronomiques (CIHEAM), l' Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, la Federazione Internazionale dei Produttori Agricoli (IFAP), la Missione Italiana permanente presso le Organizzazioni Internazionali di Ginevra, con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentare e forestali (Mipaaf) e l'Osservatorio del Mediterraneo.

sabato 25 luglio 2009

Ecco come si promuove una Dop.

di Maria Carla Squeo tratto da http://www.teatronaturale.it/articolo/7215.html
Gli extra vergini della Riviera Ligure parlano ai consumatori.
Avviata una campagna promozionale a tambur battente. Con manifesti che invitano ad assaggiare la Liguria. Con una guida per futuri chef. E con azioni di formazione negli istituti alberghieri.
In vista del grande flusso di turisti e viaggiatori che in parte già confluisce nei luoghi di grande attrazione della regione, il Consorzio per la Tutela dell’Olio Extra Vergine di Oliva Dop Riviera Ligure ha pensato di dare il via alla campagna promozionale dal titolo “Assaggia la Liguria. Una campagna massiccia e poderosa, ideata per lasciare un segno importante. Infatti già a partire dal 22 luglio sono visibili, in diversi formati, una serie di manifesti nei quali compare una bottiglia di extra vergine Dop Riviera Ligure che invita materialmente ad essere degustata. Addirittura da essere presa a morsi, per quanto buono è l'olio che vi è contenuto. Altro che 100% italiano, qui si va ancora più nello specifico e si lancia il 100% ligure. Nell'invito che appare sul manifesto si legge infatti: "chiedilo nei negozi o nei ristoranti". Lo slogan forte su cui si fonda la campagna promozionale non lascia dubbi: "Assaggia la Liguria". Itinerari dei profumi e dei sapori prevederanno una apposita carta degli oli, con almeno due o tre tipologie di extra vergine. La ristorazione dovrà rispondere a tale sollecitazione. Anche nella promozione dei vini liguri si cerca di affiancare sempre gli oli. Il giornalista ed oleologo Luigi Caricato ha elogiato il lavoro svolto dal Consorzio, partendo dai riscontri che si possono proprio in questi giorni ricavare dal quinto monitoraggio Federolio sul commercio degli oli di oliva in Italia. "La Dop Riviera Ligure - ha dichiarato Caricato - fa egregiamente la sua parte, e proprio per questo non può che insistere nel promuovere il proprio olio. I dati diffusi dalla Federolio parlano chiaro. Sul fronte degli acquisti, in un quadro generale più che desolante - dal momento che le quote di olio a marchio Dop si sono attestate sullo 0,4% - gli extra vergini Dop liguri si piazzano al secondo posto dopo l'Igp Toscano con una quota del 10,6%. Non è da sottovalutare tali dati, considerando anche il fatto che mentre si è verificata nel corso del 2008 una notevole contrazione sul fronte degli acquisiti, la Dop Riviera Ligure non soltanto ha tenuto, ma vanta un + 100% rispetto ad altre Dop in caduta". Caricato prosegue, evidenziando le buone performarce anche sul fronte delle vendite di oli Dop da parte delle aziende monitorate da Federolio. "Nel 2008 tra le vendite del confezionato la Dop Riviera Ligure si piazza bene, al quarto posto dopo Dop Terra di Bari, Igp Toscano e Dop Umbria. "Il direttore del Consorzio Giorgio Lazzaretti entra nel dettaglio e parla di 3 mila manifesti e di due periodi di affissione. Ma insieme alla campagna “Assaggia la Liguria”, sono state presentate il 22 luglio anche altre due iniziative del Consorzio: il percorso di “Educazione al gusto: la Dop Riviera Ligure negli istituti alberghieri”, che ha portato assaggiatori e professionisti del settore a fare lezione all’interno degli istituti alberghieri liguri e piemontesi (e prossimamente anche in Lombardia e Valle d’Aosta), azione finalizzata alla sensibilizzazione all’utilizzo da Dop Riviera Ligure; e, a seguire, la Guida pratica a uso dei futuri chef per un giusto approccio a tavola e in cucina, realizzata dall'oleologo Luigi Caricato. Si tratta di lavorare indefessamente spingendo sempre più i consumatori verso la Dop Riviera Ligure. E per far questo occorre inevitabilmente ricorrere al mondo della ristorazione, non si può fare certo a meno. Occorre promuovere e diffondere la conoscenza del marchio Dop Riviera Ligure avvicinando al prodotto il consumatore, ma anche i ristoratori e i futuri chef, spingendo così i produttori a aumentare la produzione di olio certificato e garantito dalla denominazione di origine protetta. D'altra parte all’interno di un mercato sempre più complesso e concorrenziale, il prodotto 100% italiano non basta più. Si rende necessario distinguersi con un prodotto dalle caratteristiche uniche, controllato e garantito prima e dopo la fase dell’etichettatura. E' bene ricordare come tempo fa aveva preso il via l'azione di vigilanza programmata dal Consorzio di Tutela dell’Olio DOP Riviera Ligure presso i punti vendita di diverse regioni italiane attraverso il proprio agente vigilatore, segue il prodotto immesso in commercio anche con le analisi dell’olio che il consumatore trova sullo scaffale. Ora non resta che attendere le prossime novità di un Consorzio molto attivo, capace di guardare al futuro con occhi sereni.

Baba Ghannouge – Melanzane alla crema di sesamo

E' uno dei piatti che fa sempre parte di un Mazzeh (la composizione di antipasti libanesi).
Tempi di preparazione: 45 minuti circa;
Difficoltà: media;
Costo: economico.
Ingredienti:
2 Melanzane
2-3 gr. di sale (½ cucchiaino)
2 spicchi d'aglio
½ tazza di Tahina (crema di sesamo) (Al Wadi Al Akhdar)
50 ml di succo di limone (2 limoni)
10-15 ml. d'olio d'oliva (2-3 cucchiai)
Preparazione:
1. Dopo avere lavato le melanzane grigliatele intere nel barbecue alla bracce (in alternativa potete grigliarle direttamente sulla fiamma della fornello o al forno); ricordatevi di girare le melanzane di tanto in tanto; durante la cottura le melanzane si retraggono di volume e a fine cottura si presentano “ammosciate”;
2. Rimuovere la buccia carbonizzata delle melanzane e lasciatele scolare;
3. Sbucciate gli spicchi d'aglio e pestatele finemente nel mortaio insieme al sale;
4. Mescolate l'aglio pestato alle melanzane e pestate nuovamente il preparato quindi aggiungete la Tahina (crema di sesamo) e poi il succo di limone;
5. Disponete il vostro Baba Ghannouge in un piatto in modo da avere una nicchia ampia al centro dove cospargerete l'olio d'oliva; si può anche decorare il piatto con del prezzemolo tritato e servire.

mercoledì 22 luglio 2009

Una semplice ricetta mediterranea dal cuoco napoletano, che è anche un agricoltore biologico

Una ricetta di Alfonso Iaccarino.
Paccheri di Gragnano al tonnetto fresco, peperoncini verdi e origano
Ingredienti per 4 persone
320 g di paccheri1 dl di olio extravergine di oliva
200 g di filetto di tonno fresco
50 g di pesce
300 g di peperoni verdi1 spicchio d'agliosale
5 g Origano
Procedimento
1) friggere i peperoni e l'aglio in olio. Quando i peperoni sono cotti, togliere l'aglio e lasciare che fondono. Passarli al setaccio per ottenere una crema di peperoncino verde.
2) Tagliare il tonno a dadini e farlo molto brevemente in una padella. Alla fine aggiungere un pizzico di origano secco.
3) Cuocere le paccheri e toglierli dall'acqua quando ancora molto al dente.
4) Preparare una base con olio extravergine di oliva, l'aglio e il peperoncino verde crema (punto 1). Aggiungi un po 'di pesce e terminare la cottura la pasta in questa miscela.
Prima di servire, aggiungere il tonno e un pizzico di origano.
NB. Occorre cucinare il tonno solo molto brevemente.

venerdì 17 luglio 2009

Fiera del Gusto 2009 Vieste

Ci si prepara al tutto esaurito per la seconda fiera enogastronomica prevista sul Gargano a Vieste. E non solo perché alberghi e strutture ricettive stanno ricevendo prenotazioni da parte dei turisti proprio per la settimana dal 15 al 21 luglio; ma perché stanno arrivando numerose richiesta di partecipazione di operatori enogastronomici di altre regioni italiane. tra gli espositori previsti, non ci saranno solo quelli del Gargano, della Capitanata e della Puglia ma anche numerosi espositori di prodotti tipici e di nicchia della Calabria, Marche, Molise, Abruzzo, Basilicata. Nella fiera ci sarà spazio per i prodotti enogastronomici di nicchia, per le strutture turistiche ricettive e della ristorazione tipica e per i produttori e distributori di tecnologie e servizi all'impresa. Non mancheranno percorsi enogastronomici e degustazioni, show culinari con chef internazionali ed eventi culturali. ' ' L'obiettivo che ci siamo dati con la fiera del gusto e del turismo enogastronomico è quello di esplorare un percorso parallelo a quello del turismo classico legato alla vacanza al mare ' - valorizzando anche l'entroterra mettendo insieme le nostre risorse che poi sono la specificità anche del Parco Nazionale del Gargano». Una fiera che guarda, anche all'entroterra dei Monti Dauni, uno scrigno di tesori culinari che, se ben valorizzati, potrebbero cambiare il volto di questa parte del territorio della Capitanata.PadiglioniSarà il primo di una serie di grandi eventi sul Gargano la seconda edizione della fiera del gusto e del turismo enograstronomico fissata dal 15 al 21 luglio.

Tipica 2009 a Castellana Grotte

Periodo: dal 18 al 26 luglio 2009. Il turismo enogastronomico in Puglia diventa sempre più un fenomeno in crescita, proprio in questa magnifica regione, scenario di paesaggi mozzafiato ed antiche tradizioni culinarie che si svolgerà la seconda edizione di Tipica, il festival dell'enogastronomia e delle tipicità pugliesi, a Castellana Grotte dal 18 al 26 luglio. Una fiera del gusto contenitore di sorprese da vivere e da assaporare che in questa edizione 2009 vuole sedurre e deliziare i turisti e i visitatori locali grazie ad una combinazione perfetta di prodotti tipici, gourmet e comicità. Teatro di questo evento saranno le Grotte di Castellana, un complesso di cavità sotterranee di origine carsica di grandissimo interesse dal punto di vista speleologico e turistico. Quest'anno le grotte si lasciano ammirare anche di notte, sarà inoltre possibile visitare lo scrigno d'alabastro sotterraneo scegliendo tra due tipologie di percorsi. I turisti potranno assaggiare le tipicità della Valle D'Itria, passeggiando attraverso le vie del gusto o attraversando la piazzetta dei sapori, dove vari stand espositivi si aprono alla curiosità dei visitatori per conoscere, acquistare e degustare le eccellenze e le prelibatezze pugliesi. Il profumo inebriante dei prodotti tipici e le migliori tradizioni gastronomiche si alternano e si mescolano con la presenza dei più importanti e rinomati chef pugliesi in un binomio travolgente di allegria e di divertimento con i più famosi comici pugliesi. Un nuovo modo di coinvolgere i sensi attraverso una formula innovativa: lo Showcooking mette in scena gli chef che si esibiscono nella preparazione di piatti esclusivi accompagnati dalla verve irrefrenabile dei comici che coinvolgono gli ospiti e il pubblico in un talk show esuberante. Un viaggio tra tipicità, gourmet e una comicità esilarante: nove giorni di spettacolo pugliese.

Civiltà cristiana ed islamica unite a tavola.

Forse Federico II di Svevia, percorrendo la strada verso la fedele Andria, assaggiò l'olio e il vino di Castel del Monte. Se lo fece, la natura, oltre che la storia, gli dettero un motivo in più per lodare queste terre. Di madre normanna e padre tedesco, l'imperatore Federico II, che visse appunto tra gli innumerevoli castelli di Puglia e la reggia di Palermo, si circondò di dotti arabi, greci ed ebrei, nel ricordo della classicità latina e nel fascino di un'unità culturale europea e italica dalla quale è scaturita la bellezza della dieta mediterranea. Fin dal Medioevo nelle splendide campagne pugliesi si sviluppò il più fiorente mercato agroalimentare del Mediterraneo e Dante già magnificava nella Divina Commedia le "fortunate terre di Puglia". Sempre fedele alla tradizione della migliore produzione di olio di oliva e di grano, la regione ha dato all'Italia il cuore del sistema pastario e oleicolo nazionale. I cibi locali sono stati fortemente influenzati dalla presenza musulmana nella seconda metà del IX secolo e da piatti caratteristici di quella civiltà. La tradizione e la storia hanno fatto della cucina pugliese un'arte capace di fondere la civiltà cristiana con quella islamica, che regnò sulla Puglia fino al 1071, quando l'Impero di Costantinopoli si ritirò in seguito alla pressione normanna. Proprio da un termine arabo sarebbero derivati i nomi dialettali per indicare le tagliatelle. Dei piatti pugliesi, del resto, non si può dire che bene: dalle orecchiette ai latticini, alle pizze con i caratteristici pomodorini, alle fave, ai vini, ai condimenti forti e speziati, echi della civiltà orientale. Come orientali sono i motivi delle sue danze e dei suoi componimenti musicali, quali la tarantella (danza di corteggiamento eseguita da coppie con l'accompagnamento di nacchere e tamburelli), che ha ispirato le elaborazioni e variazioni colte di Carl Maria Von Weber e di Gioacchino Rossini. Bari, Barletta, Trani sono luoghi effigiati nella memoria del nostro popolo per la gloria della storia che hanno testimoniato e l'onore dei vini che hanno prodotto. La ricchezza della produzione enologica pugliese ha fruttato 25 vini Doc locali come il rosso Barletta, l'Aleatico di Puglia e il Moscato di Trani, che rafforzano il gusto cromatico dei 6 vini Igt (Daunia, Murgia, Puglia, Salento, Tarantino e Valle d'Itria). Un trionfo semplice, condito dai 4 oli extravergini (Collina di Brindisi, Dauno, Terra di Bari e Terra d'Otranto) e sottolineato dal forte aroma dei suoi formaggi Dop: il Canestrato Pugliese e il Caciocavallo Silano. Concludendo, un dilemma, lo stesso che un irriverente Andrea Pazienza (il più grande vignettista italiano, nato a Foggia) ha messo in bocca a un Giovanni Paolo II intento a scrutare il cielo: "... e se esistesse veramente?". Di certo - vorremmo aggiungere - si è fermato a mangiare qui.