martedì 30 dicembre 2008
Il Caciocavallo Podalico del Gargano
Ceramica e Tavola
Una volta i cibi erano contenuti, sia per la conservazione che per la consumazione, in piatti di terracotta. Poi, mangiare in piatti di ceramica fu un privilegio da ricchi. Oggi avere sulla tavola un servizio di ceramica è certamente una raffinatezza da pochi.
Di sicuro la ceramica è stata sempre presente, per vari versi, nella cucina e sulle tavole degli uomini. A volte i ceramisti si sono inventati anche degli oggetti particolari per rendere più agevole la quotidianità. E hanno trovato anche soluzioni per rendere più bella, rappresentativa, decorata una tavola che, nel passato, non era certo il piccolo desco al quale gli spazi moderni ci hanno abituato. Per cui tutta una serie di bicchieri e brocche da tavola, ma anche fiasche da viaggio e scherzosi “bevi se puoi”, sorta di anforette con il trucco… per bere. E quanto fosse importante la ceramica nelle famiglie nobili basta ricordare il “piatto da pompa”, un ampio piatto senza tesa nel quale venivano servite le pietanze. Un piatto diventato successivamente oggetto di arredo, allorquando i maestri decoratori hanno ritenuto di rappresentarvi scene particolari e così belle da non poter essere imbrattate da sughi, né essere continuamente usurate dal lavaggio, per cui servivano da contemplazione. E vi era tutta quella serie di vasellame dei blasonati o del clero titolato: al centro del piatto, o su un bordo compariva sempre lo stemma gentilizio, vescovile o abbaziale.
Oggi è molto raffinato mangiare in piatti di ceramica uno differente dall’altro – come si usa, per esempio, all’Hotel San Pietro di Positano – soprattutto perché in tal modo la tavola diventa allegra, ricca di quelle cromie mediterranee insite nella tradizione ceramica vietrese e cavese. Cercare di imbandire una tavola a festa con oggetti ceramici non vi è che l’imbarazzo della scelta: oltre ai piatti fondi, da secondo, da frutta, vi è tutta una serie di piatti da portata zuppiere, antipastiere, mezzelune da contorno e contenitori vari che arricchiscono il vasto panorama del vasellame per la quotidianità ceramica.
Poi ci sono oggetti che ormai sono scomparsi, come la salsiera (porta salsa da tavola) con il suo mestolino in ceramica leggermente filettato ai bordi, e la formaggiera (porta formaggio grattugiato) che ormai non sono più in produzione e che, qualche artigiano “moderno”, neanche conosce. Ma questa è un’altra storia.
lunedì 29 dicembre 2008
Bocconcini di salmone alle olive Bella della Daunia
Ingredienti:
800 g di filetto di salmone fresco, 200 g lardo a fettine, 150 g olive Bella della Daunia, foglie di salvia, burro, sale, pepe nero.
Preparazione:
Lavare e asciugare il salmone. Tagliarlo a dadini e metterlo a insaporire per 30 minuti con sale e pepe spezzato. Denocciolare le olive Bella della Daunia e farle a pezzetti. Mescolare i dadini di salmone e i pezzetti di olive Bella della Daunia. Stendere sul piano di lavoro le fette di lardo e accomodarvi sopra salmone e olive Bella della Daunia. Quindi arrotolarle fasciando l'esterno del rotolo con foglie di salvia e fermare con uno stecchino. Prendere una teglia da forno e ungerla di burro. Sistemarvi i bocconcini. Mettere in forno preriscaldato a 200° e lasciarveli cuocere per circa 15 minuti, girandoli di tanto in tanto. A cottura ultimata, togliere dal forno e servire.
Oliva La Bella della Daunia Dop.
domenica 28 dicembre 2008
Arancini di Montalbano dello chef Marcello Valentino
Ingredienti per 8 pezzi: 400g. di riso vialone nano, 300g. di ragù di carne, 30g. piselli lessi, un cucchiaio di cipolla tritata, una bustina di zafferano, 1,5 lt di brodo vegetale, olio extravergine di oliva q.b., mezzo bicchiere di vino bianco, 20g. di pecorino grattugiato stagionato, 50g. di mozzarella tagliata a dadini, 500g. di pangrattato, 500g. di farina 00, 4 uova, 2 lt di olio per fritture, sale q.b.
Procedimento: preparate un classico ragù a base di carne mista (vitello- maiale-pancetta), che cucinerete per almeno 3 ore, ricordandovi che a fine cottura dovrà risultare abbastanza denso. A questo punto realizzate un classico risotto allo zafferano, facendo rosolare la cipolla in olio extravergine di oliva, successivamente tostate il riso e, solo quando inizierà a cantare, sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco secco. Una volta evaporato l’alcol, versate qualche mestolo di brodo vegetale, lo zafferano, e portate a cottura facendo attenzione che alla fine risulti un pò più ristretto del solito. Spegnere la fiamma, mantecate con il formaggio grattugiato, coprite con un foglio di alluminio e fate raffreddare a temperatura ambiente. Su una ciotola abbastanza capiente, versate il risotto, il ragù, i piselli, la mozzarella ed amalgamate il tutto con molta dolcezza e lentamente… A vostro piacere formate delle palle oppure delle piramidi, metteteli da parte e nel frattempo in un' altra ciotola sbattere le uova con un pizzico di sale. Prima di friggere in olio bollente, infarinate gli arancini, passateli sull’uovo ed infine sul pangrattato.
sabato 27 dicembre 2008
Dieta mediterranea: marketing o valore?
La richiesta è partita da Bruxelles dalla ministra dell’agricoltura spagnola Elena Espinosa: inserire tra i beni intangibili protetti dall’Unesco la dieta mediterranea. Davanti al consiglio dei ministri dell’agricoltura dell’Unione Europea, la ministra spagnola si è fatta portavoce di un piccolo gruppo di paesi mediterranei (che oltre a Spagna e Italia, comprende anche la Grecia, il Marocco e il Portogallo) e ha perorato la causa della dieta mediterranea. Carlo Petrini, fondatore del movimento culturale Slow Food, sostiene invece che richiedere lo status di patrimonio dell’umanità per una gastronomia nazionale suona tanto come un’operazione di marketing, che quindi non pone né basi né strumenti per una reale tutela. Si dovrebbe invece, a suo avviso, agire a monte: la difesa del territorio, il paesaggio, l’agricoltura, i contadini, la biodiversità i problemi ecologici, gli antichi mestieri che vanno scomparendo. Giusto o sbagliato? Azione puramente di marketing o proposta seria e fondata? E voi da che parte state?
giovedì 18 dicembre 2008
L'insalata greca
Lavate, asciugate e tagliate l’insalata, mondate la cipolla e tagliatela a fette sottili, lavate i pomodorie tagliateli a spicchietti, sbucciate i cetrioli (potete anche non farlo) e tagliateli a fettine.Prendete il formaggio Feta e tagliatelo in 6 fette longitudinali (o in cubetti). Preparate l’insalata greca nei piatti da portata in questo modo: ponete in un piatto capiente prima la metà dell’insalata, poi gli spicchi di un pomodoro, le fettine di mezzo cipollotto e di un cetriolo, e in cima a tutto le tre fettine di feta, spolverizzate di origano guarnite con 4 olive nere greche.Preparate nello stesso modo anche l’altra porzione di insalata, e conditela con un buon olio extravergine d’oliva, sale, se vi piace, aceto.
■ Consiglio
L’insalata greca, spesso viene preparata con del peperone verde tagliato a filetti, e la cipolla rossa può essere sostituita con una cipolla novella bianca; inoltre, spesso i cetrioli vengono tagliati a fettine con tutta la buccia.
■ Curiosita'
Il formaggio greco Feta, preparato tradizionalmente con latte di pecora o misto pecora (80%) e capra (20%), viene conservato in salamoia sotto forma di grossi pani rettangolari, che somigliano appunto a delle fette, e fetta in greco si pronuncia "feta".
sabato 13 dicembre 2008
Sei S per conquistare il consumatore di vino
Le nuove tendenze dei consumi, che puntano più sulla qualità che sulla quantità, richiedono il sistema delle S: sapore, sapere, salute, sensorialità, servizio, sincretismo, supernaturalità, storia sociale, strategia.
In Usa, Russia, Cina, che sono tra i più interessanti mercati di consumo internazionali, il tipo di vino preferito si conferma il rosso. Seguono il bianco, il dolce-liquoroso, lo champagne in Russia e Cina (mentre negli Usa è al sesto posto subito dopo gli spumanti), il rosé e gli spumanti. Rimangono sensorialità e gusti abbastanza diversi rispetto al palato ed alla cultura italiana. I sistemi di decodifica sono molto articolati nei tre Paesi. Per cui, ad esempio, facendo scegliere due gusti su sei, risulta che il dolce è particolarmente apprezzato nel campione cinese, i vini giovani/leggeri lo sono di più in Russia, gli aromatici/fruttati/speziati in Usa (seguiti dai dolci). Seguono, significativamente, la scelta del secco/fermo in Russia e Cina, dei corposi/maturi/invecchiati negli Usa e Russia. Le bollicine sono più apprezzate in Russia. I Paesi produttori che nell'opinione del campione producono vini di qualità vedono l'Italia al secondo posto in Russia e Cina e al terzo negli Usa. Al primo posto negli Usa troviamo i vini locali statunitensi, seguiti dai francesi. Ma quasi un 40% del campione non ha saputo rispondere. “La conoscenza dei futuri trend di consumo e di prodotto è uno strumento essenziale per l’attività imprenditoriale e delle strategie d’impresa”.
La qualità dell'olio attraverso l'analisi del colore
Dal colore dell’olio si può capire se un olio è buono o cattivo? Certo, qualche informazione è possibile trarne, naturalmente da confermare con l’analisi olfattiva. I colori dell’olio vanno dal giallo chiaro al verde intenso molto scuro, passando attraverso il giallo oro, il giallo verdolino, il verde brillante, il verdolino, il giallo bruno: difficile descriverli a parole. Naturalmente si può eseguire un’analisi nel visibile con uno spettrofotometro che può dare indicazioni più precise.
Il primo abbinamento di facile correlazione con il colore è lo stadio di maturazione delle olive: se le olive sono verdi e acerbe, l’olio che si ottiene è sicuramente verde, se le olive sono invaiate, otterremo un olio giallo-verde, se le olive sono mature, l’olio sarà sicuramente più giallo . Naturalmente il colore è anche legato alla tipicità varietale. Con il colore è in genere connessa anche la percezione olfattiva: andando dal verde scuro al giallo si passa da una percezione di fruttato verde intenso al fruttato maturo che diventa più morbido e pacato. A volte si trovano dei verdi quasi “finti”, associati a profumi quasi inesistenti; che cosa è successo? Le possibilità sono tre: o l’aggiunta di verdone (l’olio di seconda spremitura od estrazione richiesto per poter rinforzare oli un po’ deboli di colore, ottenuto a temperature anche elevate), o l’aggiunta di foglie durante la frangitura (dà il pigmento verde ma rende l’olio anche molto amaro e squilibrato), oppure l’aggiunta di clorofilla sintetica (in genere rameica che è molto più stabile della magnesiaca). La frode di oli di semi (a volte anche olio di soia) colorati con clorofilla è sempre esistita e ancora oggi dà un giro di buoni guadagni con la vendita porta a porta (incredibile!). Lo studio della trasformazione della clorofilla, tra l’altro ha segnato un passo avanti sulla scoperta degli oli “deodorati” negli oli extra vergini. Proprio per la formazione delle pirofeofitine, si può dedurre se un olio è stato trattato termicamente o solo invecchiato. Secondo me c’è comunque qualche interferenza del sistema di estrazione sulla persistenza e sulla durabilità del colore verde nell’olio extra vergine, ci deve essere una sorta di fissazione del colore (temperatura, microelementi) che varrebbe la pena di approfondire. E’ un fenomeno simile a quello che avviene quando si cuociono le verdure nell’acqua salata e con una pentola senza coperchio, il verde si salda e si mantiene a lungo pur perdendo il magnesio. Per quanto riguarda la conservazione: oli molto pigmentati tendono a degradare molto rapidamente in presenza di luce, poiché la clorofilla agisce da proossidante, mentre si conservano meglio al buio poiché ha funzione di antiossidante. La mia annotazione comunque, al margine, è che i colori dell’olio più attraenti sono quelli più veri, cioè con nuances verdi-gialle e non verde menta!
I blog enogastronomici
"Lo Volio extravergine"
La funzione nutraceutica dell'olio di oliva
Giuseppe Caramia sostiene che l'olio extravergine d'oliva abbia funzione nutraceutica, cioè di sostanza grassa importante come nutrimento ma con azioni terapeutiche sulla pressione arteriosa, sulle lipoproteine sieriche e sullo stress ossidativo da parte dei polifenoli e di altri antiossidanti. In tale ambito aggiunge che, l’oleocantal dell’olio d’oliva, sostanza responsabile della sensazione di pizzicore che si ha in gola quando si mangia dell’olio extra vergine, ha una azione antiinfiammatoria simile all’ibuprofen. Pur essendo due molecole completamente diverse inibiscono le ciclossigenasi COX-1 e COX-2 svolgendo la ben nota azione anti infiammatoria.Importante è anche l’azione nutigenomica, cioè l’azione diretta dei vari componenti dell’olio sui geni, come avviene per l’azione sul polimorfismo del PPARgamma2 protettivo nello sviluppo del diabete, e per la soppressione di alcuni geni oncogeni documentato non solo negli animali da esperimento.Infine, del tutto recentemente è stato evidenziato che l’oleiletanolamide, derivato dall’acido oleico, ha una azione di soppressione del senso della fame senza agire inibendo i cannabinoidi CB1. Si aggiunga che l'olio extravergine proveniente dalla “spremitura” delle olive rappresenta uno dei più antichi alimenti ed è stato utilizzato come presidio terapeutico per molte condizioni patologiche ma anche come unguento per gli atleti, come fonte di illuminazione e per i riti sacri. Negli ultimi trent’anni per le notevoli acquisizione scientifiche sugli aspetti nutrizionali, viene considerato elemento cardine della cosiddetta “dieta mediterranea” in quanto ricco di importanti principi nutrizionali indispensabili, quali gli acidi grassi monoinsaturi e gli acidi grassi essenziali oltre a particolari componenti minori di estrema importanza per il mantenimento della salute, quali gli antiossidanti.
Vi sono pertanto fondati motivi salutistici per proteggere e sostenere la produzione e il consumo dell'olio di oliva extra vergine in quanto è il miglior regalo che possiamo offrire al nostro organismo per godere di una buona salute e renderci, con gli alimenti, la vita gustosa e piacevole.
sabato 29 novembre 2008
Cosa influenza il prezzo del vino?
1-Caratteristiche della vigna. Costo dell’appezzamento per ettaro.
2-Costi di vendemmia e di vinificazione.
3- Numero di bottiglie prodotte nelle diverse annate.
4-Costo di ammortamento.
5-Packaging. Bottiglia, tappo (sughero, vetro, silicone), etichetta.
6- Il confronto con la distribuzione è una fase cruciale e diversificata a seconda del canale utilizzato. I canali distributivi principali sono due, la GDO, la grande distribuzione organizzata che è molto cambiata negli ultimi anni, e l’Horeca, ovvero enoteche, caffè, ristoranti, wine bar, catering.
7- Costi dell’attività commerciale dell’azienda: Interna (rappresentanti in azienda o itineranti). Esterna: canali distributivi.
8-Pubblicità
Nonostante questa analisi, l’incidenza di tali fattori sul prezzo del vino si modifica in base alle singole realtà aziendali. Infatti da punto di vista commerciale, la situazione non è omogenea e bisogna considerare sempre alcune distinzioni: ci sono aziende medio- piccole, aziende grandi e rinomate, le cantine cooperative ed esistono poi realtà molto ampie come i gruppi in cui si riuniscono aziende e cooperative di viticoltori.
Bibliografia-Il marketing del vino, Emanuelle Rouzet - Gérard Seguin, Edagricole
martedì 25 novembre 2008
Ponte della Lama di Cefalicchio
Questo vino rosato di forte personalità nasce da una vinificazione classica, che prevede un breve contatto, solo alcune ore, del mosto con l’uva pigiata. Di colore rubino cerasuolo, corallo, rosa ciclamino, brillante e ricco di sfumature, dagli aromi inconfondibilmente mediterranei, varianti da una frutta ben matura, ma croccante, dove spiccano la mora, il ribes, il lampone, la ciliegia, accenni di melograno, al selvatico, con note di liquirizia e accenni di cuoio e spezie, a comporre un insieme carnoso.
Ma e’ in bocca, al palato, che il Ponte della Lama (prezzo medio in enoteca sui 7 euro) dà il suo meglio, con un frutto ben polputo e succoso, consistente, un alcol (di solo 12 gradi e mezzo, cosa molto interessante per un vino pugliese), ben calibrato, un carattere saldo e asciutto, e una lunga persistenza e piacevolezza, vivacizzata e scandita da una giusta acidità, sapida e nervosa quanto basta.
Davvero un bel vino, da servire sui piatti classici della cucina estiva, dagli antipasti freddi ad insalate di riso e di pasta, alla parmigiana di melanzane, alle torte di verdura, ma ottimo anche su umidi di pesce ed anche su una pizza ben guarnita.
Azienda agricola Cefalicchio Contrada Cefalicchio Canosa di Puglia (BA)
domenica 23 novembre 2008
Come si prepara il Pane Cafone
In questo video potete imparare la ricetta del vero Pane Cafone fatto in casa.
sabato 22 novembre 2008
ll tartufo nero di Roseto Valfortore
La comunicazione è un ottimo rimedio per la crisi dell'olio
Crisi dell'olio extravergine di oliva.
Questa crisi annunciata dell’olio di oliva non è legata alla crisi economica. E’una crisi che viene da lontano ed ha precise responsabilità. Tanti quelli che hanno depredato il settore. Tanti quelli che hanno manifestato totale disinteresse in tutti questi anni verso l'agricoltura. Non sono mancati i fondi per sostenere i produttori, anzi, di denaro ne è stato versato a fiumi, disperdendosi in mille e più rivoli, senza però giungere a destinazione. Un esempio sono state le Moc (macro organizzazioni commerciali): denaro sprecato, un fallimento. Oggi qualcuno pensa di risolvere la crisi con soluzioni di grande impatto per far fronte all’emergenza, ma non è questa la strada giusta. Un progetto valido è stato più volte proposto da Luigi Caricato: il Risorgimento dell’olio italiano. Tentava di unire le filiere legate alla produzione, al commercio e all’industria, ma è mancata la volontà di firmare un documento programmatico. Il mondo dell’olio è sfilacciato, privo di nerbo e di una identità. Nel frattempo gli anni passano e le crisi non si contano più. Saranno, nonostante tutto, le stesse figure, al solito, proprio quelle su cui ricade la responsabilità dell’attuale fallimento, ad occuparsi della gestione dell’emergenza. Ed è proprio questa la grande beffa che si sta consumando ai danni dell’olivicoltura italiana.
domenica 16 novembre 2008
Non c’è mercato per il nostro olio extra vergine?
domenica 9 novembre 2008
Trenino del Gargano
DOMENICA 30 NOVEMBRE 2008, organizzato dall'Assessorato ai Trasporti e da quello al Turismo della Provincia di Foggia, il Trenino del Gargano si dirigerà da Foggia a Carpino per consentire di gustare a pieno la Festa dell'Olio attraverso una visita guidata ad un frantoio olerario di eccellenza ed una degustazione presso un agriturismo di Ischitella. 79 km di ferrovia immersi nella natura alla scoperta di località turistiche di grande valore naturalistico. Quella del Gargano è una linea ferroviaria che vanta di essere stata la prima in Italia ad adottare la trazione elettrica. Fu infatti costruita nel 1931.
Il panorama che si presenta ai passeggeri trasforma il viaggio del caratteristico “trenino” in un’esperienza suggestiva dovuta soprattutto alle bellezze naturalistiche che si incontrano lungo tutta la strada ferrata. Snodandosi dal lago di Varano alla zona costiera tra Rodi Garganico e Peschici, permette, anche grazie alla velocità tutt’altro che eccessiva, di gustarsi ogni angolo del paesaggio dove ulivi, mare, lago, rocce si susseguono talvolta anteponendosi l’uno all’altro dando quasi l’impressione di un gioco utile a suscitare ulteriore interesse e stupore.
Si è trattato di pizzo non di piromani
Nel 2007 il Gargano bruciò da Vieste a Peschici. I giornali e le televisioni ci dissero che era colpa di piromani interessati al rimboschimento. Secondo Alenrylu la verità è che si è trattato di pizzo non pagato dai gestori di alcuni villaggi.
sabato 25 ottobre 2008
La nostra Coratina è la protagonista ad EXTRA.
IL PROGRAMMA DI “EXTRA
domenica 12 ottobre 2008
WEEK END DEL GUSTO: L’OLIO IN CAPITANATA
22-23 novembre e 6-7-8 dicembre 2008
L’Accademia del Lampascione, Ritrovo delle Antiche Mura, è un’associazione che si occupa del recupero e della scoperta del territorio, della storia, delle tradizioni e dell' enogastronoma della Daunia. Organizza i Week End del Gusto, alla scoperta dell’oro verde di Capitanata: l’olio.
Ruoteranno intorno a tre momenti principali:
> Corso di degustazione dell’olio – ore 19,30 del sabato, presso i caratteristici locali dell’Accademia del Lampascione – Ritrovo delle Antiche Mura, nel cuore del centro storico della barocca San Severo condotto dalla dott.ssa Nunzia Ceglia.
> Visita guidata in campagna, per osservare dal vivo le tecniche della raccolta delle olive – ore 09,30 del sabato e la visita ai frantoi locali – ore 09,30 della domenica. Partenza dalla sede dell’Accademia del Lampascione – Ritrovo delle Antiche Mura. Il rientro è previsto per le ore 13,00.
> Il pranzo sarà servito presso un ristorante convenzionato dove si potranno gustare i sapori tradizionali dei piatti tipici della cucina dauna, abbinati ai vini d.o.c. locali e si assaggeranno gli oli dei vari frantoi che aderiscono all’iniziativa. In loco sarà possibile l’acquisto dei prodotti degustati.
COME ARRIVARE:
> Con l’aereo: aeroporto di Foggia, navetta, su prenotazione, fino a San Severo
> Con il treno: stazione di San Severo
> In auto: Uscita San Severo – A14 – SS 16
PACCHETTI PROPOSTI:
>Special Card Camper euro 69.00 a persona comprensiva di :
• Corso di Degustazione dell’Olio
• Due visite guidate
• Due pranzi
Sosta camper e rifornimento idrico a euro 10,00 a notte
> Special Card Albergo euro 129.00 a persona comprensiva di :
• Corso di Degustazione dell’Olio
• Due visite guidate
• Due pernottamenti con prima colazione in albergo a 3
stelle
• Due pranzi
Sono disponibili, su richiesta, servizio navetta e noleggio bici.
PER INFO E PRENOTAZIONI:
Tel. 0882 334886 Fax 0882 377799
Cel. 333 1580505 oppure 320 1848058
info@fondazioneterramia.org
domenica 24 agosto 2008
Eventi di questa settimana
24 agosto 2008
Gigi Finizio in concerto, dalle ore 22 fuochi pirotecnici sul mare
25 agosto 2008
Secondo giorno di Festa Patronale in onore della Madonna del Pozzo e San Rocco
Rodi Garganico
25 agosto 2008
Dal 25 al 28 VIII Edizione del Festival delle Bande
25 agosto 2008
Dedicato a Faber Omaggio a Fabrizio De Andrè - Ass.Culturale Re Manfredi - CHIOSTRO COMUNE
25 agosto 2008
Premiazione della Terza edizione del Premio Internazionale di Poesia “Borgo d’Alberona”
Città Aperte 2008
giovedì 14 agosto 2008
Masciarelli : ci lascia un grande produttore di vini del sud
Se n’è andato ad appena 53 anni, in una clinica di Monaco di Baviera, dove era stato ricoverato il giorno prima. Uno fra i più bravi e rigorosi produttori di vino d’Abruzzo e d’Italia. E’ un momento triste per tutto il mondo del vino, si perde un patrimonio di energia e di entusiasmo che aveva pochi uguali nel nostro Paese. Basti pensare che lui in pochi anni aveva creato un’azienda che vantava quasi 400 ettari di vigneto, una cantina modernissima, una produzione di oltre 3 milioni di bottiglie. Il tutto partendo dal nulla. Premiato con una valanga di “tre bicchieri”, con il “vino dell’anno” quando uscì il Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma del ’95, e con la “cantina dell’anno” un paio di anni dopo. Nonostante ciò, e nonostante la fama indiscutibile raggiunta dai suoi vini, non si era mai seduto sugli allori. Non era difficile vederlo lavorare nei campi ed in cantina, oppure consegnare personalmente cartoni di vino ai clienti delle zone attorno a San Martino sulla Marrucina, il paese dove era nato e dove sorge la sua cantina. Non era difficile incontrarlo in mezzo mondo per promuovere e vendere i suoi vini, dei quali era giustamente orgoglioso.
Prodotti low cost all'attacco.
domenica 3 agosto 2008
L'importanza delle De.co.
Compilare la carta d’identità di un territorio attraverso le sue stesse risorse tipiche e farla diventare passaporto per il mondo. È quanto suggerisce De.Co. Denominazioni Comunali. Sviluppo Locale e Strumenti di Marketing Territoriale, il libro scritto da Roberto De Donno per i tipi di Veronelli Editore. L’autore, docente di Marketing Territoriale alla LUM Jean Monnet di Bari, torna sull’argomento della denominazione e le opportunità di sviluppo ad essa collegate.
Tanto più che le risorse locali, opportunamente valorizzate, si candidano ad essere proposte distintive sui mercati mondializzati e uniformati, accreditandosi come eccellenze che concorrono ad elevare gli standard di qualità della vita.
In questo contesto, infatti, le Denominazioni Comunali, nate dallo straordinario intuito di Luigi Veronelli (giornalista e critico “sociale”), assumono un ruolo strategico non solo nella salvaguardia delle produzioni locali (siano esse agroalimentari, enogastronomiche o artigianali), valorizzando il processo identitario di un luogo, ma anche nella promozione del territorio sul mercato globale.
Ad un’attenta lettura, il libro di De Donno si rivela essere un utile strumento per quanti desiderano approfondire il processo di valorizzazione identitaria “dal basso”. Esso, infatti, si rivolge non solo agli amministratori comunali, ma anche al vasto pubblico di professionisti, docenti, studenti e cittadini che desiderano avere una reale conoscenza dello strumento di marketing territoriale per lo sviluppo endogeno del territorio.
Il volume è prenotabile in anteprima sul sito www.veronelli.com
domenica 27 luglio 2008
Nuovi pasticci dell’Unione europea al gusto di olio d’oliva
sabato 19 luglio 2008
Dal vino sfuso all'eccellenza
Sabato 26 luglio, la Cantine Due Palme inaugurerà le nuove strutture presso la sede situata in via San Marco 130, a Cellino San Marco.......(continua)
venerdì 18 luglio 2008
Riflessioni di un gastrofilosofo musicale
domenica 13 luglio 2008
L'enogastronomia ti aspetta a Vieste
Ci si prepara al tutto esaurito per la prima fiera enogastronomica prevista sul Gargano a Vieste. E non solo perché alberghi e strutture ricettive stanno ricevendo prenotazioni da parte dei turisti proprio per la settimana dal 17 al 21 luglio; ma perché stanno arrivando numerose richiesta di partecipazione di operatori enogastronomici di altre regioni italiane. E così tra i 180 espositori previsti, non ci saranno solo quelli del Gargano, della Capitanata e della Puglia ma anche numerosi espositori di prodotti tipici e di nicchia della Calabria, Marche, Molise, Abruzzo, Basilicata.....(continua)
mercoledì 2 luglio 2008
IX Convegno Regionale sull’Uva di Troia
sabato 28 giugno 2008
Etichettatura d'origine, tutta la verità.

Il presidente di Federolio Gennaro Forcella svela alcuni retroscena. Per fare chiarezza. La strada dell'azione congiunta della filiera italiana è stata abbandonata dai rappresentanti del settore agricolo. Rispetto e fiducia non sempre abbondano........(continua)
venerdì 27 giugno 2008
Trasparenza e verità, le nuove frontiere del marketing

La lista è enorme e quindi non è nelle pieghe delle volubili attese dei potenziali clienti che le aziende possono leggere decisi orientamenti strategici, o perlomeno, non ve ne sono di generalizzabili. Eccetto una opzione, la verità.
Nel vino come negli alimentari, ma oramai ovunque, oggi si chiede......(continua)
lunedì 23 giugno 2008
Arrivano i nostri - Microbirrificio Miro's

"Arrivano i nostri" è il titolo di una serie di serate dedicate ognuna ad una realtà enogastronomica della Capitanata. Si terrà a Foggia, presso il ristorante "Villa dei Gourmets" il 27 giugno 2008 alle ore 20.00 una serata-incontro con degustazione della birra artigianale cruda prodotta dal Microbirrificio Artigianale "Miro's" di Torremaggiore, nuova ed attiva realtà nel mondo della birra artigianale.
domenica 22 giugno 2008
Produzione e commercio dei prodotti vegetali

Pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 97 del 19 giugno 2008 il provvedimento che definisce le procedure per ottenere l’Autorizzazione regionale alla produzione ed al commercio dei vegetali e dei prodotti vegetali. ... continua